Stralcio parziale dei debiti fino a 1.000 euro e rottamazione quater possibile anche nei comuni che riscuotono in proprio o affidano il recupero dei loro crediti ad agenti della riscossione privati. È quanto prevedono un paio di emendamenti della Lega e di Fratelli d’Italia riformulati dal governo al decreto bollette (dl 34/2023) approvati nella notte tra martedì e mercoledì dalla commissione Finanze della Camera.

Saranno ora regioni ed enti locali a dover fissare con una propria delibera le regole per cancellare in automatico le mini cartelle e consentire ai loro cittadini di poter aderire alla rottamazione delle cartelle.

Con i due correttivi lo stralcio automatico dei debiti fino a mille euro e la rottamazione quater si applicano anche nei comuni, nelle regioni e nelle province che riscuotono in proprio o affidano il recupero di tasse e multe non pagate dai contribuenti ad agenti della riscossione privati iscritti all’albo del ministero dell’Economia. Attualmente, infatti, la nuova rottamazione e lo stralcio delle cartelle erano possibili solo per i debiti affidati all’agente della riscossione pubblico, in sostanza quelli recapitati ai cittadini a mezzo ruolo dall’agenzia entrate Riscossione. Un’apertura attesa da migliaia di cittadini che per scelta dei loro amministratori locali fino ad oggi restavano di fatto tagliati fuori dalla doppia sanatoria perché avevano tra le mani un’ingiunzione di pagamento del comune o di una gente della riscossione privato e non una cartella iscritta a ruolo.

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